"Il mio primo disco era di Eric Clapton, un dono di mio padre. All'inizio non compresi l'importanza di quel regalo e odiavo le lezioni di pianoforte, preferivo il calcio. Più tardi si sarebbe aperto un mondo che non conoscevo ancora consciamente, ma che era da sempre dentro di me". Il progetto solista Lanavetro è nato nel 2010 da Peppe Foresta. Figlio di un musicista polistrumentista, fin da piccolo si è approcciato al mondo della musica crescendo con i Beatles e Lucio Battisti. La passione per la chitarra è esplosa quando si affacciava all'adolescenza. All'universita' di Fisciano incontrò la sua "seconda famiglia", un gruppo indie rock, i Captain Swing con i quali trascorreva buona parte del suo tempo. Non era un periodo molto felice della sua vita. Fu in giorno qualunque, all' AGIT BOX, un garage trasformato in sala prove, ad avere l'illuminazione. Il nome del suo progetto nasce da un pomeriggio trascorso con i suoi compagni ad insonorizzare il garage con il materiale dal singolare nome, lanavetro. "Cercavo un nome particolare da dare alla mia creatura, un ossimoro e per caso l'ho trovato. Lanavetro. Un materiale che non ha nulla a che fare nè con la lana, nè con il vetro, a loro volta completamente opposti. Mi è subito piaciuto, mi ha affascinato". Trovato il nome, Peppe è riuscito a dare una forma al suo progetto. Ha una passione smodata per il blues, profondo e spontaneo, ma è con il genere cantautoriale italiano che esprime se stesso con note pacate e velate di malinconia. Nel 2012 è uscito il suo primo EP coprodotto con Daniele Amoresano, amico e presenza fondamentale per Peppe e anche aiuto-arrangiamenti,con quattro brani inediti e la cover dei Beatles While my guitar gently weeps, la ballata rock scritta nel 1968 da George Harrison. "Ho scelto questa cover perchè i Beatles sono uno dei miei gruppi preferiti e perchè è un pezzo molto chitarristico, e la chitarra che dolcemente piange non è una qualsiasi, è quella di Clapton. Questa scelta è dunque anche un omaggio al grande chitarrista, anche se il mio punto di riferimento è Stevie Ray Vaughan". Le altre tracce sono Se accadrà, Il mondo di sempre e Marilù, parte prima e seconda. "Marilù è la canzone più importante, perchè è la prima che ho scritto ed è coincisa con l'iscrizione all'università. Pensi che Marilù sia una ragazza? Niente affatto. E' il nome di una protagonista del cartone animato Leone il cane fifone. Ho scelto questo nome perchè mentre scrivevo il testo in tv trasmettevano proprio questo cartone. Puro caso". Questo giovane artista trae ispirazione dalla realtà che lo circonda per scrivere la sua musica. Tutto quello che è intorno a lui è ispirazione, come le piccole semplici cose. Così come la scelta del logo dell'EP, un tatuaggio dello stesso Peppe che raffigura una graziosa bambina con un sole in mano. Studente di lettere moderne, la facoltà scelta ha avuto buona influenza sui suoi testi. Ad esempio a Baulelaire è dedicato e si ispira il Mondo di sempre sulla condizione dell'artista incompreso, un disagiato nella società, ieri come oggi. Il 25 ottobre 2012 è uscito il suo primo videoclip del singolo Se accadrà con la regia di Luca Mordente. Peppe è un ragazzo determinato a perseguire la sua passione, la musica ha rapito la sua anima ed attraverso quest'arte il musicista vuole mostrarla agli altri. Certamente il rodaggio è lungo, ma chi ben comincia è a metà dell'opera. Peppe deve moltissimo alla sua famiglia, perchè ha sempre supportato il suo sogno invitandolo a non mollare. Deve molto all'amico Daniele Amoresano e ancora di più a se stesso. In cantiere un disco di otto brani per la fine del 2013. Prossime date in cui verrà presentato Marilù: il 7 marzo all'Ego di Battipaglia, il 10 al Bar Fortuna e il 15 al CPU di Salerno. A breve uscirà in rete un live studio di Lanavetro.